Enrico Varriale in nomination!

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Adesso basta! I tifosi juventini sono stanchi.

Non basta il complotto del Var che pretende di svelare gli errori plateali e poi toppa sui micron di #mertensacrotone.
Non bastano gli arbitri napoletani che pure se ci fanno giocare in 11 contro 9 sempre napoletani sono, e adesso se ne sono beccati un altro per Fiorentina – Juventus.
http://www.corrieredellosport.it/foto/calcio/serie-a/juve/2018/02/08-38128959/fiorentina-juventus_arbitra_guida_rabbia_e_ironia_sul_web/

Bisogna dire basta anche a questi giornalisti, tutti contro la Juve.
Un complotto, è palesemente chiaro.
Quindi, dopo Pistocchi, Ziliani e Alvino, ora tocca a Enrico Varriale.
I tifosi bianconeri lanciano addirittura una petizione su change.org
goo.gl/vvafPj  chiedendo il “Licenziamento di Enrico Varriale dalla Rai e la radiazione dall’ordine dei giornalisti”.

L’accusa è semplice; Varriale “imperversa con deliranti ipotesi di oscuri complotti da parte della Juventus.” Un visionario.

E loro sono stanchi di “subire generalizzazioni banali e opinioni che nulla hanno a che vedere con il giornalismo” ed il “ terrorismo mediatico che non fa altro che alimentare odio e malumori tra le varie tifoserie….portando anche a possibili future tragedie tra tifosi di squadre opposte”.

Varriale Bin Laden, potremmo chiamarlo.

La petizione, che è quasi a quota 10.000 firme, è promossa da Juventus Fans Forum.

E quando un tifoso fa notare che nessuna tifoseria promuove petizioni per “chiedere la testa di uno dei centomila juventini in tv”, la risposta è da oscar: “Sai perché? Perché non ne ho trovato mai uno in vita mia a favore della Juventus. TUTTI CONTRO DI NOI!” https://twitter.com/juventusfans/status/960463491378360320

E’ proprio vero. Soli contro tutti.

Ma, a meno che l’estensore di questa mirabile petizione non sia nato pochi giorni fa, dovrebbe aver notato cosa è accaduto, e accade, nel panorama televisivo.

Solo 2 anni fa furono rese pubbliche le motivazioni della della Suprema Corte di Cassazione su Calciopoli che tra le tante accuse parlava di “Più che di potere si deve parlare di uno strapotere esteso agli ambienti giornalistici e alle televisioni”.
https://www.panorama.it/sport/calcio/calciopoli-lo-strapotere-ingiustificato-di-luciano-moggi/

Il primo che saltò dalla sedia fu Ravezzani, già giornalista di Tuttosport e ospite fisso al Processo di Biscardi in quegli anni. Lui non ci stava.

Pur ammettendo che sulle linee di Moggi furono intercettati 150 (centocinquanta) giornalisti che colloquiavano con Big Luciano, solo 4 furono accusati. E questo strapotere, in fondo, si limitava, secondo il giornalista, soltanto a “influenzare la «moviola» di Biscardi, nel chiedere qualche servizio sulla Juve alla Domenica Sportiva firmato da un giornalista amico e nell’imbeccare sempre al Processo de La7 uno storico opinionista con tesi favorevoli alle ragioni della bianconere”.

Robetta, insomma.
http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/calciopoli/2015/09/11-3914032/ravezzani_calciopoli_ecco_quantigiornalisti_non_controllava_moggi/

Come quando il Ministro Pisanu, nel 2005, dopo essersi espresso sulla violenza negli stadi, giustizia sportiva, ecc. ha bisogno di conforto mediatico; e chiama Big Luciano che di dice di “pensarci lui a farli parlare (i giornalisti)”. E, si legge dalle carte, “contatta Aldo Biscardi e poi telefona ai suoi ospiti: Franco Melli e Lamberto Sposini «al quale dice di fare casino, in merito alle dichiarazioni fatte dal ministro e di dargli ragione».

Su Moggi e Biscardi gli inquirenti appurarono che ad essere truccato non sarebbe stato soltanto il Moviolone, ma anche il Televoto dei telespettatori…. i sondaggi telefonici sono manipolati secondo delle esigenze”.

E giù con le intercettazioni che riportano le direttive che Moggi dava per assolvere arbitri e decidere quali episodi far vedere alla moviola e quali no.

Emblematica la telefonata con Baldas che “illustra al suo interlocutore che farà vedere Lazio-Sampdoria, ma su tale incontro Moggi risponde tassativamente “no quella no perché i due rigori c’erano tutti e due”
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/17/sarzan.shtml

O quando chiama il giornalista Franco Melli e gli indica cosa dire durante la trasmissione di Biscardi.

Oppure quando riceve una telefonata da Antonella Biscardi (LA7) che chiede il permesso di impiegare come telecronisti l’ex calciatore juventino Conte e l’ex allenatore Di Marzio e Moggi definisce budget, cronisti e inviate a bordocampo.
http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/articoli/articolo310245.shtml

Memorabile anche quando Moggi “si complimenta con Sposini per gli attacchi alla terna di Paparesta in Reggina-Juve durante il “Processo” e si raccomanda su come dovrà comportarsi nella medesima trasmissione. Sposini risponde: “Oh guarda, stasera li facciamo neri, li facciamo neri”.

O quando Tosatti relativamente a Milan-Juve telefona a Moggi: “Hai istruito Biscardi per stasera?”.

Oppure quando con Damascelli (Il Giornale) commentano Fiorentina-Bologna (1-0) in cui De Santis ammonisce Petruzzi, Nastase e Gamberini (i primi due saltano per squalifica la Juve) e Damascelli dice: “Oh, comunque De Santis ha fatto il delitto perfetto, eh? Eh, c’abbiamo i tre difensori del Bologna squalificati!”.

E anche quando Tullio Lanese (presidente Aia), e Antonello Capone (Gazzetta dello Sport) parlano di Chievo-Fiorentina (1-2), esito assicurato mediante designazione fraudolenta dell’arbitro. Capone dice: “Hai visto che il killer ha colpito a Verona? Gli avranno mandato dei segnali o ha capito da solo?”.

Lanese risponde: “No, no, no guarda che ormai non si mandano segnali, loro telefonano prima delle gare”.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/05_Maggio/13/intercettazioni.shtml

Da incorniciare anche la telefonata tra Ciro Venerato (Raisport) e Moggi del 07/11/2004, che intervenne sulla Rai “per far seguire le partite della Juventus da giornalisti a lui compiacenti”.

VENERATO: “So Ciro Luci, scusa se disturbo…..Te volevo di due cose: la prima  una buona notizia, la Sanipoli (altra giornalista Rai ndr) non te la mando penso per i prossimi sette anni, c’ho parlato io con Ignazio (Scardina, capo redattore di Raisport ndr) e gli ho spiegato un po di cose”

MOGGI: “La può anche mandare tanto io non li faccio magnà”

VENERATO: “Poi gli ho detto: Oh, domenica mandami a Lecce mi piacerebbe, insomma, visto che sto lavorando bene, pure ieri. Hai visto Luciano? Subito te l’ho mandato in onda e cosa, e mi ha risposto, ce devo pens… Se tu gli fai uno squillo”

MOGGI: “Si vabbè, ci penso io”

VENERATO: “Te ne ricordi?”

MOGGI: “Si, si

VENERATO: “perchè lui domani fa le convocazioni. Tu lo sai lui il lunedì scrive la griglia, se tu in giornata gli fai uno squillo, giusto così, con una scusa qualsiasi”

MOGGI: “Ci penso io”.

Moggi parla con Scardina mentre Venerato è in linea su un altro telefono.

MOGGI: “Dai, fammi un favore? Ti chiedo un favore una volta, mandamelo laggiù, dai, tanto spese non ne hai perché lo riporto io con l’aereo (…) Una volta che ti chiedo una cortesia me la devi fa, dai, ma che te impegni, che te impegni dai, si mandami lui”.

Venerato richiama per complimentarsi per la vittoria della Juventus sul Lecce.

VENERATO: “Ciao Lucià, ti volevo salutare, sono Ciruzzo”

MOGGI: “Dimmi

VENERATO: “…che mai come oggi ho goduto per una vittoria alla faccia di quello stronzo (Il Lecce era allenato da Zeman ndr). (…) Ti volevo dire che alla Domenica Sportiva c’è in collegamento da Lecce il nostro amico Zeman”

MOGGI: “Vediamo cosa gli fanno dire e poi decidiamo il da fare…”
http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/articoli/articolo310245.shtml
Zeman, infatti critica Nedved di non essere andato in Nazionale e pensare solo ai soldi.

Il procuratore di Nedved era Mino Raiola.
E chi chiama Raiola? Chiama Moggi per intervenire in trasmissione che si rivolge a Venerato.
https://ilcalcioeugualepertutti.wordpress.com/2017/07/17/la-calciopoli-della-rai/

Venerato era, secondo Zaccheroni, l’uomo al quale i colleghi che volevano biglietti omaggio per il «Delle Alpi» si rivolgevano, come riferisce La Stampa
http://www.lastampa.it/2006/09/12/italia/politica/quelli-che-in-rai-avevano-eletto-lucianone-imperatore-del-calcio-LPzZl4kxmT0G28QwU4eNsK/pagina.html

Infatti i vertici di Raisport, da Fabrizio Maffei a Ignazio Scardina, consentono a Moggi di scegliersi gli inviati preferiti e di porre il veto su quelli sgraditi, pur essendo “perfettamente al corrente dei metodi truffaldini usati da moggi per influenzare gli arbitri, dunque le partite, dunque i campionati”
(M. Travaglio “La scomparsa dei fatti”) goo.gl/9xfhoN

Ma tornando a Varriale è interessante rivedere le sue dichiarazioni nel processo calciopoli:

“Quando conducevo “Stadio Sprint” la Juventus mi fece un embargo lungo un anno. Non mandavano più giocatori ai microfoni per le interviste del dopogara, Capello sarà venuto una, forse due volte. Moggi, quando si presentava, litigava. Ritengo che tutto sia nato a fine 2004 durante una trasmissione in cui, presente Capello, lanciammo un servizio che parlava del processo per doping alla Juventus. L’embargo non solo era scorretto, ma violava un contratto stipulato tra la Rai e la Lega calcio. E non si è mai visto un silenzio stampa lungo un anno”.

Varriale si è dilungato sulla “questione Ciro Venerato“, approdata al processo: “Era molto strano, e motivo di lamento di almeno quattro giornalisti Rai, che Scardina inviasse sulla Juventus un collaboratore esterno con sede a Milano. Ciro Venerato non era di stanza a Torino, ma a Milano. E la Juve, come servizio, è paragonabile alla nazionale: di prima importanza, da affidare a un inviato esperto. Invece veniva assegnata sempre a Venerato. Soprattutto, gli davano i pezzi delicati: l’intervista a Zeman dopo Lecce-Juventus o quella con Cannavaro dopo la diffusione del filmato che lo riprendeva nello spogliatoio del Parma con una flebo in mano
http://www.repubblica.it/2009/11/sport/calcio/zeman-calciopoli/zeman-calciopoli/zeman-calciopoli.html

Non possiamo dimenticare nemmeno le parole di Fabio Caressa relative a un episodio del 2004;
“Nel post partita (Bologna-Juve pilotata dall’arbitro Pieri ndr) dicemmo che c’erano due rigori per il Bologna e la dirigenza Juve telefonò all’ad di Sky per farci licenziare”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/06/calciopoli-fabio-caressa-la-juventus-chiese-a-sky-la-testa-mia-e-di-beppe-bergomi/3504416/

Tutto questo dopo che dagli schermi è scomparso un giornalista come Paolo Ziliani che il calcio l’ha raccontato come pochi, al Giorno, al Guerin Sportivo, a Controcampo, a Guida al campionato.

Dopo che Pistocchi (Pressing, L’appello del martedì, Guida al campionato ecc.) è stato epurato da Premium perché “sgradito alla Juventus” come ci racconta il Corriere della Sera
http://www.corriere.it/spettacoli/17_luglio_11/sgradito-juventus-pistocchi-non-piu-opinionista-mediaset-03ac6a34-663a-11e7-99cd-8ba21567bad4.shtml

Anche per Pistocchi, a onor del vero, era già stata lanciata una petizione dai tifosi bianconeri.
Pure Carlo Alvino, telecronista Sky, è stato vittima dell’ennesima raccolta firme bianconera per farlo epurare da Sky a seguito di un’infelice battuta in una tv locale.
Appello accolto e Alvino scompare da Sky.
Da chi viene sostituito? Da nessuno.
La telecronaca del “giornalista-tifoso” è ancora oggi vacante per i napoletani.
Ora tocca ad Enrico Varriale e siamo sicuri che questa petizione porterà i suoi frutti.

In realtà Enrico era già stato avvisato da Mazzocchi, vicedirettore di Raisport, quando si permise, su twitter, di criticare il “non” utilizzo del Var in Cagliari – Juve sul mani in area di Bernardeschi da rigore e sulla conduzione di Calvarese che non fischiò una gomitata su Pavoletti goo.gl/m1FJbt
“Non posso licenziarlo ma mi dissocio”, in sintesi, il pensiero di Marco Mazzocchi. goo.gl/tiQ2cX

Bisogna dare una sforbiciata a questa deriva giornalistica, è vero.
Bisogna tornare ai bei tempi, quando il calcio era semplice.
Quando non c’erano polemiche.
Quando ascoltavamo le cronache in radio.
Quando la tv era in bianco e nero.
Ecco. In bianconero.

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